Senzatetto chiede il reddito di povertà e scopre di essere milionario: ma l’epilogo è inaspettato

Un senzatetto di Taranto chiede il reddito di povertà ma scopre di essere milionario: tre persone indagate per truffa ai danni dell’uomo.

Truffa aggravata, sostituzione di persona e circonvenzione di incapace. Sarebbero queste le accuse ai danni di tre persone, tre uomini che hanno messo in piedi un piano criminale per intascare una ingente somma, senza risultare registrati in nessuna documentazione. Il tutto, con la collaborazione ignara di un clochard di 59 anni affetto da deficit cognitivi e che i tre conoscevano di persona.

Senzatetto steso a terra
Senzatetto steso a terra (Digitalquantistico.it)

A Taranto è accaduto l’impensabile: un senzatetto di 59 anni, da tempo ospite nel centro di accoglienza notturno gestito dalla Caritas, nella parte vecchia della città, tempo fa aveva fatto richiesta del reddito di povertà, scoprendo di essere ricco e di possedere un vero patrimonio. La procura di Taranto si era attivata nell’immediato, arrivando soltanto in questi giorni e dopo una lunga indagine alla chiusura del caso.

Senzatetto raggirato per anni scopre di essere milionario: la truffa messa in atto a Taranto

Dopo oltre tre anni di indagini, la Guardia di Finanza è risalita a tre uomini, accusati di aver raggirato il senzatetto. Un truffa messa in piedi da parte di un 52enne e un 74enne di Taranto, e di un 39enne di Grottaglie. I tre uomini ora devono rispondere alle accuse di truffa aggravata, di sostituzione di persona e di circonvenzione di incapace. Ma come si è arrivati alla scoperta?

La vicenda è venuta a galla soltanto nei giorni scorsi, ma risale al 2021, quando il senzatetto aveva inoltrato domanda per ottenere il reddito di dignità, domanda non accolta dal Comune, perché l’uomo risultava essere proprietario di una azienda che fattura milioni di euro. A sua insaputa, infatti, un imprenditore di 52 anni lo aveva accompagnato da un commercialista di Martina Franca per utilizzarlo come prestanome.

Tende dei senzatetto sul ciglio della strada
Tende dei senzatetto sul ciglio della strada (Digitalquantistico.it)

Una volta giunto dal commercialista, il clochard era stato costretto a firmare una serie di documenti che lo rendevano amministratore di una società di costruzioni meccaniche, società che di lì a poco avrebbe intascato oltre 1,2 milioni di euro di sovvenzioni. Ora, i pm Lucia Isceri e Raffaele Graziano, della procura di Taranto, hanno firmato la conclusione delle indagini.

Vittima del raggiro, il reddito di dignità respinto e la scoperta di essere proprietario di una società milionaria

È accaduto nel 2021, quando la vittima del raggiro, ospite della Caritas di Taranto, aveva inoltrato la richiesta di reddito di dignità. A quel punto, l’uomo era venuto a conoscenza della sua fasulla posizione sociale, scoprendo di essere ricco, ma solo sulla carta. Il senzatetto aveva presentato subito denuncia. Ci sono voluti quasi quattro anni per scoprire la verità, a seguito di attente indagini.

Senzatetto con mani sporche stringe tozzo di pane
Senzatetto con mani sporche stringe tozzo di pane (Digitalquantistico.it)

Il primo passo della truffa era stata la falsificazione della carta d’identità del senzatetto, con la registrazione presso il Comune di Taranto tramite la foto dell’imprenditore 52enne ma con i dati anagrafici del 59enne clochard. Con la documentazione falsa, i truffatori erano riusciti a ottenere finanziamenti pari a 800 mila euro, ossia il fondo garantito per le piccole e medie imprese.

Infine, era stata fatta richiesta di mutuo, che aveva portato all’erogazione di 1,2 milioni di euro, per il finanziamento di una società di costruzioni meccaniche, accreditato sul conto della ditta il 18 febbraio 2022. Un prestito ovviamente mai onorato, visto che i tre uomini hanno intascato i soldi senza mai restituirli.

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